domenica 31 luglio 2011

Obiettivo arraffare: è il Pd la vera casta

METODI DEMOCRATICI: LA VERA CASTA

Rastrellare finanziamenti per il proprio apparato politico è devastante: invade la vita pubblica del Paese solo a vantaggio di pochi



di FRANCO BECHIS

SOLIDARIETA' A GASPARRI : «Le querele a raffica non li salveranno»

VOGLIA DI BAVAGLIO



Gasparri denunciato da tutta la famiglia del sindaco di Sesto «È come la class action contro “Libero”, ma non ci faremo zittire»


 Di CATERINA MANIACI


«Se pensano di intimidirmi con le querele si sbagliano di grosso. Si sta diffondendo un pesante clima di intimidazione inaccettabile. Chiedo la solidarietà anche dei lettori di «Libero», che giudicheranno la vicenda in tutta la sua gravità».

Il bluff del sindaco Pd costa 4 milioni all’Aquila

Spuntano irregolarità nei conti

Il governo stanzia 25 milioni, però Cialente vuole più soldi. Pur di ottenerli sfida gli ispettori, che lo sbugiardano

Di FRANCESCO PERUGINI


Lo scandalo di quei multisala sorti all'ombra del cinefilo Walter Veltroni


Affari sospetti, l'indagine della Procura di Velletri. I terreni su cui sorgono i cinema ceduti a un ventesimo del valore. Business da un miliardo di euro, ma alla città di Frascati sono andati solo 42 milioni.
Gian Marco Chiocci - Massimo Malpica

Spunta l’uomo di D’Alema a cena con Papa

 
AMICIZIE PERICOLOSE
L’azzurro arrestato racconta l’incontro in un ristorante dei Parioli con Morichini, coinvolto nello scandalo delle tangenti Enac
Di Rita Cavallaio


NAPOLITANO SI ALZA DALLA TAVOLA DEI PAPPONI


 di Franco Bechis
 

Il passo poteva essere più deciso, ma dopo aver sbuffato insieme al segretario generale del Quirinale, il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, si è arreso in pochi giorni alle richieste di  Libero.
Avevamo suggerito di iniziare a tagliare i costi della politica dal vertice vero del Paese, quel palazzo sul Colle che costa agli italiani 228 milioni di euro all’anno, il doppio esatto dell’Eliseo.

ALTRO REGALO DI ROMANO PRODI

CHIUSA L’INCHIESTA DELLA PROCURA DI ROMA SUL FALLIMENTO DELLA COMPAGNIA AEREA
                                               Alitalia, ex manager verso il processo

È stata chiusa ieri dalla procura della Repubblica di Roma l’inchiesta sul dissesto dell’Alitalia: a sette manager è stato notificato l’avviso che può preludere al rinvio a giudizio. Bancarotta il reato contestato a tutti, su alcuni gravano anche altre ipotesi. Ecco il dettaglio delle accuse, tenendo presente che solo di accuse si tratta e non di sentenze di condanna.

QUESTIONE MORALE IL PD LE CARTE I VERBALI DEI DUE IMPRENDITORI DAI QUALI È NATA L' INCHIESTA DI MONZA SUL DIRIGENTE DEI DEMOCRATICI


Tra me e Penati c' era un rapporto confidenziale per cui era più naturale chiedere il denaro a me Piero Di Caterina, imprenditore Il costruttore Pasini: Di Caterina suo amico, raccoglieva tangenti per lui Ex patron della Falck «Sono assolutamente certo che gli ho dato 4 miliardi di lire perché così mi era stato chiesto da Penati per l' area Falck» Imprenditore dei bus «Dal 1997 al 2002 ho versato 2,3 milioni di euro a chi mi ha consentito di partecipare a operazioni per me lucrose» I vertici «Penati non mi disse che i soldi servivano per qualche politico più in alto, ma ho immaginato che potesse essere così»

sabato 30 luglio 2011

Brasile 2014, sorteggi fortunati per l’Italia Gli azzurri nel girone B con Danimarca e Repubblica Ceca

Rio de Janeiro - Sorteggio fortunato per gli azzurri di Cesare Prandelli a Rio de Janeiro, dove sono stati estratti i gironi di qualificazione ai prossimi Mondiali di calcio, proprio in Brasile nel 2014. L’Italia finisce nel gruppo B ed evita così gli incroci pericolosi con Svezia, Francia e perché no anche l’Irlanda del Trap. Un girone a dir poco abbordabile: gli azzurri se la giocheranno con Danimarca, Repubblica Ceca, Bulgaria, Armenia e Malta

Quattro mesi di reclusione a Sergio D’Angelo per un sit-in violento non autorizzato. Il sindaco giustizialista ora è al bivio:


Bufera a Napoli sul giustizialista De Magistris: E' già stato condannato un suo assessore


Roma. Non solo conflitto d’interessi: ora anche condannato, sia pur in contumacia. Per il sindaco di Napoli Luigi De Magistris, già pm d’assalto e gran sostenitore della tesi secondo cui il politico che viene sfiorato dalle inchieste deve subito fare il famoso «passo indietro», si apre ora un caso di coscienza.

"Napolitano, gesto di pura propaganda: rinuncia solo a 68 euro al mese"

Spider Truman su Facebook:

"Napolitano, gesto di pura propaganda: rinuncia solo a 68 euro al mese"

Il blogger dopo il taglio di stipendio del Capo dello Stato: "Gli restano 12mila euro"

 

In un periodo di crisi il PD spende 31 milioni per la nuova Provincia di Bologna!

 

I compagni non sono migliori di Penati

 
Bersani ha difeso il Pd in nome di una presunta morale rispetto agli altri. Ma nei Democratici c'è malcontento per la vicenda che riguarda l'ex vicepresidente del Consiglio regionale lombardo.
 




Dobbiamo molto a Filippo Penati, e sarebbe ingeneroso non riconoscerglielo.
Mi spingo oltre: il cielo salvi quest'uomo, nel quale s'incarna il cuore stesso del Partito Democratico e del suo segretario, perché con la sua vicenda segnala il dramma evolutivo di un partito che fatica a conoscersi a valutarsi per quel che è.

Zapatero, eroe della sinistra, chiude le porte della Spagna ai romeni

Motivo? Disoccupazione al 20% della popolazione, crescita vicina allo zero. Non c’è lavoro per gli spagnoli quindi non possiamo far arrivare i romeni, questo il ragionamento di Zapatero. Molto leghista o no?
Ed ecco quindi deroga al libero stabilimento di lavoratori, prevista fino al 2014 dal trattato di adesione di Bucarest all’Ue. È una misura che impone ai romeni che intendano lavorare in Spagna di avere un contratto e un permesso. Prima potevano entrare senza limiti. Cosa dicono i sinistri italici? Perchè non vanno in piazza a manifestare contro lo Zapatero razzista?
Fonte: IL FAZIOSO
Immaginate se fosse successo in Italia. I soliti slogan “Razzista!” si sarebbero sprecati. La sinistra avrebbe organizzato centinaia di manifestazioni e Repubblica avrebbe tirato fuori una decina di post it nuovi. Ma succede in Spagna, la patria dell’idolo della sinistra Zapatero. Parliamo della decisione di chiudere «temporaneamente» la porta della Spagna ai lavoratori romeni.

ALFANO: LETTERA APERTA AGLI ELETTORI DEL POPOLO DELLA LIBERTA'

Ora che posso finalmente dedicarmi a pieno titolo e completamente a svolgere il ruolo di segretario politico ho deciso di rivolgermi a ciascun sostenitore del Popolo della Libertà per condividere la rotta che intendo seguire.
Scusate se non sarò breve…ma è la prima volta che vi scrivo.

L'addetto stampa di Fassino a Torino guadagnerà 15mila euro al mese


Piero Fassino, nuovo sindaco di Torino, piange miseria. Dice che i soldi non ci sono più, le casse del Comune sono vuote. E, come Pisapia a Milano, aumenta tasse e balzelli locali.
Eppure, il suo addetto stampa guadagnerà 15mila euro al mese, soldi pubblici.
Giovanni Giovannetti, il "capo della comunicazione comunale", scelto a Roma e non a Torino, percepirà la modica cifra di 187.000 euro all'anno, soldi della casse comunali, quindi dei contribuenti. Non certo di Fassino.
In tempi di crisi, in cui è il neo-sindaco stesso a sostenere che bisogna fare sacrifici e chiudere i rubinetti, suona davvero strano.

Paura per il corteo No Tav I sindaci: non ci saremo


Il ministro Maroni: giornata clou, nuove misure per isolare i violenti


La lunga estate calda dei No Tav della Val Susa contro il primo cantiere della Torino-Lione, alla Maddalena di Chiomonte, aperto dopo 22 anni di strenuo contrasto, forse potrebbe chiudersi oggi.

venerdì 29 luglio 2011

Rivolta forcaiola contro i Dem Chi di gogna ferisce... - Bersani, Pd, Travaglio, Berlusconi, Libero,...


«Poi è ovvio che arriva la ghigliottina». La storica - a suo modo - intervista “interna” di Marco Travaglio a Barbara Spinelli sul Fatto Quotidiano (il primo è vicedirettore, la seconda editorialista) di ieri è la terrificante nemesi di Pier Luigi Bersani e forse dell’intera sinistra italiana.

Quando il papà di Carlo Giuliani diceva: "Mio figlio è uno sbandato"


"Mio figlio era uno sbandato, un punkabestia, un drogato. Non lo volevo più in casa da mesi". Così diceva Giuliano Giuliani, padre di Carlo, in un'intervista mandata in onda il giorno dopo la morte del giovane contestatore di Genova.
Un video che è sparito quasi immediatemente, per cinque anni. E che tuttora è impossibile reperire su internet.
Dovessimo trovarlo, sarà nostra premura pubblicarlo sul blog. Per ora ci possiamo solo accontentare della nostra memoria e di un video ancora accessibile su youtube che riporta solo le parole pronunciate durante quell'intervista.
Sulla veridicità dell'intervista non ci possono essere dubbi. Ci sono pure intercettazioni telefoniche che confermano il rapporto conflittuale tra Carlo Giuliani e i suoi genitori, in primis il padre. Proprio quel padre che ora si sforza di onorare la memoria del figlio e di fare il "capo-popolo", cavalcando l'onda di chi ha voluto trasformare Carlo Giuliani in un eroe.

Quando era in vita, però, per il padre era tuttaltro che un eroe. Semmai era causa di disperazione. Nel 2000 il telefono di Carlo Giuliani e dei genitori erano sotto controllo a causa di un'indagine della Guardia di Finanza su un traffico di stupefacenti cui il ragazzo era coinvolto. Dalle intercettazioni, pubblicate solo su "Il Giornale", emergono tutte le incomprensioni familiari.

Due consiglieri regionali piemontesi di Pd e Idv si picchiano in Aula per le poltrone

"Si scrive Buquicchio si legge Buquicchio" recita lo slogan che il capogruppo in Regione Piemonte di Italia dei Valori, Andrea Buquicchio, ama usare per evitare che i suoi elettori sbaglino a scrivere il suo difficile cognome sulla scheda elettorale.

La lettera di Clementina Forleo a De Magistris in cui parla dei "magistrati di sinistra". Leggete!



 


Questo il testo della lettera aperta che Clementina Forleo, gip di Cremona, a novembre 2010 ha inviato a Luigi De Magistris, ex pm di Catanzaro all'epoca eurodeputato Idv rinviato a giudizio per omissione di atti d’ufficio (non aveva indagato su altri magistrati di Lecce e di Potenza denunciati da una vittima dell’usura). De Magistris nel frattempo è diventato sindaco di Napoli.
Interessante la parte in cui si sofferma sui "magistrati di sinistra", su magistratura democratica e su Bruti Liberati.

Se questa è giustizia.

Danilo Costanzi
Tanti ricordano il caso Tortora, vittima della malagiustizia, chiedendosi come sia potuto accadere. Tortora era un uomo mite, sereno, un gran signore, di cultura liberale, educato, onesto. Accusato da un pentito di spacciare droga, senza un riscontro, senza una prova, da incensurato, lo arrestarono dinanzi ad una folla di fotoreporter, cineoperatori e giornalisti, vergognosamente avvertiti. Un orrore! Per dirla con le stesse parole di Enzo Tortora. 
Da quel giorno iniziò il suo calvario. La sua è stata un’esperienza tremenda, assurda per come si è realizzata, e ancora oggi inaccettabile. Un provvedimento di custodia cautelare in carcere disposto da due giovani sostituti procuratori che, mentre nel dolore e nell’onta si spegneva lentamente una vita, iniziavano una brillante carriera.
Salvo poche eccezioni, tutta la stampa si ritrovò a infierire su Tortora, com’è accaduto anche per le vittime di “mani pulite”, perché l’orrore fa notizia e il male ha sempre un qualcosa di morboso. Tutti si ritrovarono intenti a soffermarsi, a torto, sull’ipocrisia della sua signorilità. E così Tortora fu ucciso due volte: dalla malagiustizia e dai tanti suoi colleghi distintisi per indifferenza e cinismo.

Gabanelli «chiagni e fotti» si porta a casa il contratto Rai

Via libera a Report per la prossima stagione: la maggioranza del Cda di viale Mazzini ha dato l’ok alla tutela legale per il programma, che verrà inserito nel palinsesto di Raitre. Dopo settimane di lacrime, can can e commiserazione, la conduttrice Milena Gabannelli (nella foto) sarà di nuovo in tv. Ma è finalmente soddisfatta? Un po’ sì, un po’ no: «Mi spiace che mezza azienda sia con me e mezza azienda sia contro di me», è l’affranto commento della Gabanelli. Che aggiunge: «La tutela legale l’abbiamo sempre avuta e ogni volta, alla scadenza del contratto si ripropone il problema». E ogni volta il problema si risolve. È dal 1997 che Report va in onda, e dal 2003 è stato collocato la domenica in prima serata, anche se Milena ci tiene a precisare: «Non sono inchiodata alla sedia». Il prossimo passo sarà il rinnovo del contratto tra la giornalista e l’azienda. Finora aveva durata biennale e anche il nuovo dovrebbe avere questa durata. Speriamo che Milena non faccia la martire, anche se - visto com’è andata a Santoro -, in Rai premia sempre.
Fonte: il Giornale.it

giovedì 28 luglio 2011

E adesso D’Alema rinunci alla pensione pagata dai giornalisti

Faccia un nobile gesto: dica no ai contributi figurativi versati per lui dalla categoria  L’ex leader Pd rinnova ogni giorno il suo disprezzo verso tutta la stampa italiana


di Mario Giordano

Adesso Bersani fa la vittima


Il segretario si scaglia contro la "macchina del fango" e minaccia una class action.

                                                               dI Nicola Imberti
Mancava solo la «macchina del fango».
Dopo la lettera al Corriere della Sera (che ieri ha pubblicato in prima pagina un editoriale di Antonio Polito dal titolo «Quel che Bersani non ha scritto»).
Dopo la lettera al Fatto Quotidiano (che, sempre ieri, è stata pubblicata insieme ad una risposta tutt'altro che soddisfatta del vicedirettore del giornale Marco Travaglio).
Dopo aver messo le mani avanti spiegando che anche il Pd non è immune «da sospetti più o meno fondati e da rischi», Pier Luigi Bersani attacca.
E siccome il vittimismo non passa mai di moda, tira in ballo la «macchina del fango».

ANCHE DI PIETRO CONTRO IL PD: "NOMINE DA ANNULLARE"

 
 
Il leader di Italia dei Valori attacca il "pizzo" democratico: "E' un'anomalia, come quella del caso Penati.Così si scelgono manager fedeli, non competenti. Dai nostri eletti non un solo euro al partito nazionale" 
 
                                                 di Franco Bechis
 

Vendola: «Silvio mi fu vicino quando morì mio padre»

 
Nel nome del padre...
Potrebbe iniziare così l’ultimo sermone televisivo di Nichi Vendola, considerato quel mix di contraddizioni che si agita in lui, governatore della Puglia col chiodo fisso di trasformarsi in leader nazionale della sinistra, lui gay cattolico e (ex) comunista.
E invece il presidente con l’orecchino ricorda il papà scomparso, mentre spende parole ricolme di miele nei confronti di Silvio Berlusconi.

mercoledì 27 luglio 2011

Pd, la questione immorale: impone il pizzo pure ai suoi - Pd, questione morale.


di Franco Bechis
I manager nominati nelle imprese pubbliche devono versare una percentuale al partito: una grave violazione della legge. Regione per regione, ecco il tariffario di iscritti e amici lottizzati
 

Quelli che sapevano ma stavano zitti


di Paolo Bracalini


Albertini parlò del caso Serravalle con Di Pietro, D’Ambrosio e Borrelli: lessero le denunce senza fare nulla. Finirono in un cassetto le carte sulla plusvalenza ssuper incassata da Gavio

Pd trasparente? Macché, i redditi sono segreti

Pd trasparente? Macché, i redditi sono segreti

di Emanuela Fontana



La differenza del Pd non sta nella "superiorità genetica", ha scritto ieri Pier Luigi Bersani sul Corriere della Sera.  
Per fortuna!

Susa, bandiera No Tav copre Tricolore

Bliz in piazza d'Armi al monumento dei Caduti del Mare. In mattinata un centinaio in presidio alla Italcoge

Sulla vicenda interviene anche la politica. Per Emanuele Fiano, presidente forum Sicurezza del Pd, e Stefano Esposito, sempre Partito Democratico, questo «è l'ennesimo gravissimo episodio di violenza contro la realizzazione di un'opera necessaria e regolarmente autorizzata nelle sedi democratiche preposte». Il vicecoordinatore regionale del Pdl in Piemonte, Agostino Ghiglia, punta il dito contro il movimento e in particolare contro il leader. «Penso sia giunto il momento di assecondare la vocazione al "martirio politico" di Perino e soci facendo fare loro un po' di galera».

Voglio riportare un articolo del "The Los Angeles Times" datato 2008.


"I mafiosi italiani bloccano i tentativi di ripulire mucchi di rifiuti tossici":
 

Altri dieci indagati dalla Procura

SPOLTORE La "cabina di regia" finisce in toto sotto l'occhio vigile della Forestale.
Infatti se agli arresti domiciliari sono finiti il coordinatore regionale dell'Api, Marino Roselli, il sindaco di Spoltore, Franco Ranghelli, espulso dal Pd e ancora senza partito e il vicepresidente della società Ambiente Spa, Luciano Vernamonte, risultano indagati nell'inchiesta sul Comune di Spoltore altre 13 persone. L'inchiesta avviata nell'ottobre 2009 aveva consegnato l'avviso di garanzia all'imprenditore Alessandro D'Onofrio, titolare delle ditte «Masserra costruzioni» e «D'Onofrio costruzioni»; all'ex assessore comunale all'Urbanistica, Ernesto Partenza; all'assessore comunale ai lavori pubblici Claudio Santurbano e al consigliere comunale di maggioranza Pino Luigioni. A questi ora si aggiungono: il ginecologo Luigi Zampacorta, nel suo ruolo di imprenditore; il responsabile di zona della Maggioli Spa, Enzo Giansante; il responsabile Lavori pubblici del Comune di Spoltore, Tullio Michele Ernesto Santroni; il geometra addetto all'Ufficio tecnico comunale, Giuseppe Del Pretaro; il costruttore Alessio Carletti ed il responsabile dell'Ufficio Autorità di bacino della Regione Abruzzo, Angelo Mario D'Eramo.
Fonte: Il Tempo

martedì 26 luglio 2011

“Siamo davanti all’ingegnerizzazione della corruzione”



GRANA SERRAVALLE
«È stato un pessimo affare voluto dai vertici Ds»

L’ex assessore di Albertini, Goggi: «L’acquisto delle quote dell’autostrada favorì un imprenditore ai danni di Comune e Provincia. I pm sapevano»
   


      Di LORENZO MOTTOLA


Per il Partito Democratico è stata un’operazione limpidissima.
Se è così (e le indagini potrebbero suggerire il contrario), si tratta di uno degli affari meno furbi della storia.

LA VIA DEMOCRATICA ALLA MAZZETTA



ECCO IL TANGENTIFICIO ROSSO



Dall’inchiesta sull’ex braccio destro di Bersani emerge il «sistema della caparra»: soldi veri per finte compravendite. Nuovi dubbi sull’affare Serravalle. E Penati lascia la carica (ma non lo stipendio). Altro che superiorità morale, la sinistra è solo più brava a non farsi beccare con le mani nella marmellata!


Di Maurizio Belpietro


Finalmente ho capito in che cosa consiste la diversità dei dirigenti del Partito democratico rispetto ai loro colleghi del Popolo della libertà.
La differenza non sta nella superiorità morale come per lungo tempo ci hanno fatto credere, ma in quella tecnica.
Gli esponenti del PD sono bravi a non farsi beccare: le tangenti non se le mettono in tasca come  dei rubagalline, ficcandole dentro un busta di carta o un pacchetto di sigarette.

lunedì 25 luglio 2011

L'Italia pensa al lavoro, la Tv al crimine

L'ultimo aggiornamento dell'Osservatorio europeo sulla sicurezza: "I tg italiani parlano solo di criminalità e notizie ansiogene, mentre i cittadini sono preoccupati da disoccupazione e crisi". Scarsa attenzione alla politica estera e gossip sovraesposto

Terremoto in Piemonte. Paura tra la popolazione‎

Un’intensa scossa di terremoto ha coinvolto la provincia di Torino pochi minuti fa. All’incirca alle 14.30, un sisma di magnitudo 4.3 è stato avvertito nelle zone di Pinerolo e percepito sia nel capoluogo che in gran parte della provincia piemontese.... .La Protezione Civile: “Non risultano danni a persone o cose”. Il sismologo: “Sono possibili altre scosse di assestamento nelle prossime ore”