"Mio figlio era uno sbandato, un punkabestia, un drogato. Non lo volevo più in casa da mesi". Così diceva Giuliano Giuliani, padre di Carlo, in un'intervista mandata in onda il giorno dopo la morte del giovane contestatore di Genova.
Un video che è sparito quasi immediatemente, per cinque anni. E che tuttora è impossibile reperire su internet.
Dovessimo trovarlo, sarà nostra premura pubblicarlo sul blog. Per ora ci possiamo solo accontentare della nostra memoria e di un video ancora accessibile su youtube che riporta solo le parole pronunciate durante quell'intervista.
Sulla veridicità dell'intervista non ci possono essere dubbi. Ci sono pure intercettazioni telefoniche che confermano il rapporto conflittuale tra Carlo Giuliani e i suoi genitori, in primis il padre. Proprio quel padre che ora si sforza di onorare la memoria del figlio e di fare il "capo-popolo", cavalcando l'onda di chi ha voluto trasformare Carlo Giuliani in un eroe.
Quando era in vita, però, per il padre era tuttaltro che un eroe. Semmai era causa di disperazione. Nel 2000 il telefono di Carlo Giuliani e dei genitori erano sotto controllo a causa di un'indagine della Guardia di Finanza su un traffico di stupefacenti cui il ragazzo era coinvolto. Dalle intercettazioni, pubblicate solo su "Il Giornale", emergono tutte le incomprensioni familiari.