sabato 8 ottobre 2011

LA FORTE INTESA PUTIN-BERLUSCONI



Cavaliere iinviso quanto Mattei ai soliti poteri forti
 
di Francesco Di Majo

La mannaia di Moody's s'abbatte ancora sull'Italia, ed alla vigilia del viaggio di Berlusconi in Russia. 
Un vero boicottaggio quello ordito ai danni dell'Italia dalle agenzie di rating. Moody's ha dato voti negativi alle principali aziende pubbliche e private italiane: naturalmente la mannaia s'è dimostrata più cattiva del solito con Eni, Enel, Terna Finmeccanica e Poste italiane.


La scusa è la solita, punire “l'esposizione diretta di grandi aziende verso il debito sovrano italiano”.
Nei fatti Moody's (come prima Standard & Poor's) sta cercando d'azzoppare il governo Berlusconi che, come noto, ha trattato indipendentemente da Unione europea e Usa in materia energetica con i paesi frontaleri del Mediterraneo (storici gli accordi con la Libia) e con la Russia di Putin.

Un coraggio che traspare anche sul fronte industriale (metalmeccanico): infatti Finmeccanica ha rafforzato durante il governo Berlusconi la propria presenza in Russia e Usa, dove sta realizzando vettori ferroviari e grandi navi (Fincantieri). 
Non dimentichiamo che l'Eni ha rialzato la testa proprio grazie a Berlusconi, tornando a perseguire la politica che fu di Enrico Mattei.
Ed è proprio quest'ultima peculiarità ad indispettire i poteri forti internazionali, che da Francia, Inghilterra, Germania e Usa hanno scatenato le agenzie di rating contro Berlusconi, l'uomo che ha riportato il Belpaese al ruolo d'ombelico energetico del Mediterraneo, allungando i propri accordi alla Russia, alle Repubbliche caucasiche e subcaucasiche.


E' troppo per i poteri forti. Il Cavaliere ha passato quel confine, al pari di Enrico Mattei che insinuò l'Eni in tutto il Mediterraneo dalla Persia dello Scià Reza Pahlavi al Marocco del potente ministro dell'economia Abderahim Bouabid. Fu quell'accordo petrolifero firmato nel Mare Nostrum a rendere Mattei definitivamente inviso alle Sette Sorelle.

Oggi contro Berlusconi si stanno levando le stesse manovre oscure internazionali e nazionali che miravano ad annientare Mattei. Ma il Cavaliere ha dalla sua un forte alleato, che lo ha eletto pontiere ideale dei rapporti tra Federazione Russa e Unione Europea. 
E' Vladimir Putin, il premier russo che, da grande amico, ha allertato il presidente del Consiglio sulle trame internazionali che vorrebbero estrometterlo dalla politica.

Secondo quanto si apprende in ambienti della maggioranza, Silvio Berlusconi è pronto a recarsi in Russia, per festeggiare il 59esimo compleanno di Vladimir Putin.
Il prossimo 7 ottobre il Cavaliere vuole spegnere le candeline col vecchio amico Vladimir.
Già un anno fa i due trascorsero insieme un fine settimana, alternando passeggiate nei boschi e pesca sul lago a discussioni su importanti dossier energetici.

Circondati da uno spesso alone di segretezza (il Cremlino cercò ostinatamente di non svelare il luogo del loro incontro) si confrontarono su come evitare le trappole dei poteri forti occidentali. 
Quello tra i due uomini è uno speciale rapporto d'amicizia e stima politica. 
Tra generosità, incontri istituzionali e privati, l'Italia deve a questo rapporto l'incremento del quasi 80% d'investimenti russi in Italia.
Il 29 settembre scorso Putin ha telefonato a Berlusconi per fargli gli auguri per i suoi 75 anni: e il Cavaliere vuole ricambiare di persona. 

Se nel 2008, dopo la rielezione di Berlusconi, il primo ospite internazionale del premier (a Villa Certosa in Sardegna) fu proprio l'ex inquilino del Cremlino, in un immediato futuro Putin potrebbe spezzare personalmente una lancia a favore di Berlusconi alle prossime politiche italiane.

Un messaggio forte che, a dispetto di quello che dicono Bersani e compagni, significa che grazie all'intesa Berlusconi-Putin l'Italia è meno in crisi d'altri paesi. Dal canto suo Vladimir Putin non si aspetta una seconda ondata di crisi, ritiene che quella attuale sia una fase d'uscita. “Noi non pensiamo come certi esperti e invitiamo a non alimentare la tensione”, ha affermato il capo del governo russo dicendosi in disaccordo con gli analisti che prevedono una nuova ondata di crisi.

Noi siamo d'accordo con quegli esperti secondo i quali siamo in una fase di uscita dalla crisi, che probabilmente sarà durevole”, ha sostenuto intervenendo a Mosca ad un forum sugli investimenti. Il parere di Putin è condiviso dal Cavaliere. Il premier russo Vladimir Putin vorrebbe anche creare una valuta unica nel progetto di “Unione Euroasiatica”.

E Berlusconi, audace come lo era Mattei sul petrolio, tenterà di traghettare il messaggio di Putin (quello della moneta Euroasia-Ue) nell'arcigno cuore del Vecchio Continente, tra Strasburgo e Bruxelless. Ma di Berlusconi statista, dei suoi progetti, c'è poca traccia sulla stampa italiana, che nasconde la politica del Cavaliere tra le pieghe del gossip.

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