di Pietro Ichino
Il senatore democratico: il governo vuole riprendere il mio disegno di legge?
Se fa sul sero è giusto appoggiarlo. L'articolo 18 è superato
Caro Direttore,
naturalmente è bastato che nella lettera del nostro governo all’Unione europea di mercoledì scorso venisse menzionata una nuova disciplina dei licenziamenti per motivi economici nelle aziende in crisi, perché si scatenasse la bagarre.
Berlusconi e Sacconi un po’ se la sono cercata, la bagarre: toccare il nervo scoperto dei licenziamenti, con un’indicazione del tutto generica come quella contenuta nella loro lettera, non poteva suscitare reazioni diverse.
Venerdì, però, Berlusconi ha corretto l’errore: su Canale 5 ha dichiarato che il governo intende far suo il progetto di riforma contenuto nel disegno di legge n. 1873, che due anni fa ho presentato in Senato con altri 54 senatori dell’opposizione.
Se il governo fa sul serio e resta in piedi - cose entrambe delle quali è lecito dubitare - questa potrebbe essere una vera grande riforma bipartisan, di quelle di cui il nostro Paese ha enorme bisogno. Vediamo perché.