venerdì 9 settembre 2011

IL SALVACONDOTTO DI BUTTIGLIONE ??? Buttiglione ammette l’esistenza d’una congiura in danno del Cavaliere.



se consegna l’Italia al nemico
Silvio si salva se consegnal’Italia al nemico

di Ruggiero Capone

Buttiglione propone una sorta di salvacondotto al Cavaliere, a patto che si dimetta.
Quale potere si condenserebbe mai nelle mani del presidente dell’Udc, da permettergli di poter garantire l’immunità a vita ad un presidente del Consiglio, a patto che consegni il paese ai suoi nemici?
Delle due l’una, o Buttiglione (apprezzato studioso del diritto) ha parlato dopo essersi destato da un sogno in costume in cui veniva concesso da un germanico feudatario il giudicaticum (suzerain) ad un perdente bizantino, o (sarebbe peggio) Buttiglione ammette l’esistenza d’una congiura d’ottimati in danno del Cavaliere.
“Berlusconi passi la mano, lasci la guida del governo e i suoi processi penali saranno bloccati.
Tutti”, parole d’una pesantezza a dir poco aulica, ribadite da Buttiglione in un’intervista a “L’Avvenire”, in cui lo stesso sollecita il premier “a dare una mano per salvare il paese dalla speculazione che andrà avanti fino a quando non farà una scelta”.
Ci sembra uno sproposito che l’interoOrbe terracqueo colpirebbe l’Italia perché in guerra contro Berlusconi.
Ma diamo per vero, per un solo istante, che i poteri forti dell’intero Pianeta si siano scatenati controilCavaliere.
Di riflesso ci si chiede cosa possa fare o garantire Buttiglione, presidente d’un partito da scarso 8%.
Soprattutto ci sfugge il senso del salvacondotto.
Perché l’Italia non è retta certo da Silvio Gheddafi (fantasioso parente del deposto Rais) e nemmeno da un congiunto di Alfredo Stroessner, il deposto dittatore paraguaiano che fino a 93 anni compiuti ha governato il suo paese come fosse la sua fattoria.

Per un qualsivoglia Gheddafi o Stroes- sner è sempre disponibile, da parte di enti sovranazionali, l’emissione d’un salvacondotto, e per evitare ricadute in sanguinose faide, guerre civili.
Ma Berlusconi è stato regolarmente eletto e, a differenza di chi deve beneficiare d’un salvacondotto, non èmai stato né feudatario medievale né tanto meno dittatore da secolo breve.
Tutti particolari ben noti a Buttiglione che, forse, s’è voluto ingraziare parte dell’elettorato cattolico nel giorno in cui qualcuno celebra l’armistizio.
Questo ci permette d’aggiungere che Berlusconi non sta certo attendendo una soluzione badogliana al governo dell’Italia, né stiamo rivivendo nello Stivale diviso tra Repubblica del Nord e Regno d’Italia.

“Noi - aggiusta il tiro Buttiglione - lo garantiremo da vendette, da rappresaglie, da espropri e dal carcere.Non potremo bloccare azioni e processi civili ma i procedimenti penali... Stiamo lavo- rando in questa direzione”.
Noi chi?
Quanti sarebbero questi ottimati in congiura?
Che ci siano dei traditori nel Gran Consiglio del Berlusconismo s’evince anche dal commento di Buttiglione alle parole di Beppe Pisanu, che ieri ha lanciato l’ipotesi di larghe intese: il presidente dell’Udc sostiene che non le avrebbe mai dette “se non avesse la convinzione di avere dietro qualcuno e qualcosa di consistente”.
Allora quali potenti nella forza segreta che trama contro Berlusconi?

Il presidente dell’Udc mena il can per l’aia e si rivolge al Capo dello Stato: “Napolitano sa da sempre che inmomenti drammatici bisogna avere il coraggio di decidere fuori dall’ordinario... oggi Berlusconi è un ostacolo e deve solo capire che serve la sua generosità per voltare pagina e salvare l’Italia dal baratro...
La salvezza della Repubblica sia la legge suprema - dice il presidente Udc - e oggi questa salvezza è a rischio”.
E’ evidente che Rocco Buttiglione non riesca a superare i racconti ascoltati in famiglia durante la dorata adolescenza.
Quando il padre, il generale Buttiglione, forse narrava d’aver conosciuto ufficiali come Badoglio e Roatta, che avrebbero volentieri appoggiato la “mozione Grandi” per liquidare il fascismo di Benito Mussolini.
Anche questo fritto misto di vecchi racconti, che forse riaffiorano nel momento onirico, poco o nulla calza col berlusconismo.
Non c’è un Gran Consiglio del Berlusconismo, gli avvocati del Cavaliere valgono zero rispetto ad Alfredo De Marsico e certo i suoi consiglieri scomparirebbero a confronto di Grandi, Bottai e Federzoni.

Caro Buttiglione, Berlusconi non ha bisogno di salvacondotti e nemmeno di grandi penalisti, in un paese meno malato di sindromi da sudditanza a sinistra avrebbe governato senza tante polemiche.
In un paese normale la magistratura si sarebbe occupata di banche gestite da uomini della ‘ndrangheta e di usura, avrebbe cercato di debellare la prostituzione dalle strade ed il nuovo crimine organizzato.
Invece, mentre Buttiglione sogna pergamene e salvacondotti, la magistratura cerca di capire quanto piacciono le donne a Silvio.

1 commento:

  1. ...se una milionesima parte dovesse essere vera.......c'e' da armarsi e partire per una guerra civile.....

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