mercoledì 3 agosto 2011

Pisapia scrive ai milanesi: «Vi spiego le mie scelte difficili» Il sindaco su addizionale Irpef e rincaro biglietti: «Il bilancio che abbiamo trovato

MILANO - Una lettera a tutti i milanesi. Non da stampare su carta e da distribuire porta a porta, sull'esempio dell'ex sindaco Letizia Moratti, ma da diffondere via comunicato stampa e tramite Internet, scelta «di risparmio» in linea con lo stile comunicativo della nuova giunta. Nella lettera, pubblicata sul sito del sindaco pisapiaxmilano.com, Pisapia si ripromette di spiegare, rivolgendosi direttamente ai cittadini a due mesi dall'elezione, le «scelte difficili» che ha fatto, in particolare su quella di introdurre l'addizionale Irpef e quella rimodulare al rialzo le tariffe dei biglietti del trasporto pubblico.

IL BILANCIO E IL SERVIZIO DI PIATTI - Dito puntato, dunque, contro il bilancio lasciato dall'amministrazione Moratti e accento posto sulla necessità di garantire i servizi: l'anello mancante è quello del reperimento delle risorse con la necessaria virata verso la richiesta di uno sforzo da parte dei milanesi. «Il bilancio che abbiamo trovato era un bilancio non veritiero, le entrate più importanti semplici voci astratte», scrive Pisapia, e poi fa un paragone tratto dalla vita di tutti i giorni per farsi capire proprio da tutti: «Come se nel vostro bilancio casalingo ci fosse il corrispettivo del servizio buono di piatti, che però dovete ancora vendere». Lo stesso, spiega Pisapia, succede con la «cessione di quote di società importanti come Serravalle e Sea», «e i primi a riconoscerlo sono stati proprio i revisori dei conti del Comune, che avevano anche informato l'ex sindaco della reale situazione del bilancio comunale».
SCELTE OBBLIGATE - Dopo aver illustrato le difficoltà finanziarie del Comune, Pisapia spiega: «Non avevamo molte strade. Non è affatto vero, come qualcuno ha affermato, che avremmo potuto tassare i grandi patrimoni, castigare i Suv, far pagare di più chi ha un reddito più alto o intervenire sulle transazioni finanziarie. Il Comune non ha questo potere, ma sono le leggi dello Stato a stabilire che cosa si può fare. Introdurre l'addizionale Irpef era l'unica cosa che la legge ci consentiva di fare».
I BIGLIETTI - Sul rincaro dei biglietti di bus, tram e metrò, il sindaco fa notare come si sia dovuto «alzare il prezzo del biglietto ordinario a 1,50 euro per evitare ogni aumento degli abbonamenti annuali e mensili, in modo che chi utilizza regolarmente i mezzi pubblici non dovrà pagare nulla in più rispetto a oggi. Non c'era alternativa - ha proseguito il sindaco - e la sofferenza per dover percorrere questa strada mi porta a impegnarmi ancora di più in quello che era già il mio intendimento: una seria e severa lotta all'evasione».
LETIZIA MORATTI - Duro il giudizio su Letizia Moratti: «Non siamo disponibili ad accettare lezioni da chi ha impoverito la città e imbrogliato i milanesi. Abbiamo assistito a un surreale ribaltamento della realtà: abbiamo sentito difendere le categorie deboli da chi ha sempre fatto gli interessi dei forti; da chi ha cercato di trasformare una grande capitale morale in una piccola capitale ministeriale». Quindi la conclusione: «Cari milanesi, avevamo solo due strade: chiudere gli occhi, mantenere il deficit e ipotecare il futuro oppure chiedervi sacrifici, risanare il bilancio e investire risorse per costruirlo, il futuro. Sto chiedendo a tutti voi di fare la vostra parte per dare a Milano il futuro che vogliamo. Tutta l'Italia guarda a Milano. Non possiamo condannare Milano, non possiamo deludere l'Italia».
Redazione online Corriere della sera

Nessun commento:

Posta un commento

Inserisci qui un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.