giovedì 25 agosto 2011

Dieci domande a Ezio Mauro? Ne basterebbe una


Ezio Mauro, direttore di Repubblica - Ansa

di Giuseppe Cruciani

Accade che il giornale delle dieci domande, il giornale di Ezio Mauro che ossessivamente cerca risposte dal Cavaliere, sì proprio quello, accetti di non farne nemmeno una a una scrittrice che ha contribuito alla salvezza di un pluriassassino.

Dunque la giallista Fred Vargas, dopo avere fatto il diavolo a quattro per Cesare Battisti, dopo avere girato mezzo mondo per convincere i governi della sua innocenza con il benestare della famiglia Sarkozy-Bruni, ora ha deciso di non parlare più.
O meglio, basta discutere di Battisti, il terrorista ormai in libertà, adesso tocca ai miei libri.

Raggiunto il risultato, silenzio assoluto: troppa attenzione potrebbe portare solo guai.
La signora Vargas ha ripreso a scrivere i suoi noir di successo e La Repubblica degli intransigenti con lei diventa meno intransigente. Intervista esclusiva sull’ultima prodezza letteraria, si discute amabilmente dei personaggi, il solito commissario, due inchieste, la morte di un industriale, un’antica leggenda, ma che bello, però lei «ha deciso di non rilasciare più alcuna dichiarazione sul caso Battisti».

Accontentata senza battere ciglio: nemmeno una domandina.
Chessò: «Ma lei è contenta di come il suo amico l’abbia fatta franca?».
Una cosa semplice semplice.
Oppure: «Vi siete sentiti per telefono?».
Invece nulla.
Dalla fermezza alla mollezza.
Amen.

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