venerdì 4 novembre 2011

Eurotower con furore I primi fuochi d’artificio sviluppisti arrivano dalla Bce di Draghi Francoforte riduce a sorpresa i tassi e le Borse plaudono. Inflazione in calo. “Adesso dai governi rigore e crescita”


Fonte: IL FOGLIO

Mario Draghi spiazza tutti, dai mercati agli analisti fino ai commentatori, e riduce di 25 punti base, all’1,25 per cento, il costo del denaro. Il nuovo presidente della Bce, insediatosi il primo novembre, ha così ammesso che esiste un problema di bassa crescita, quindi i tassi si possono ridurre senza effetti significativi per l’inflazione. Una mossa bernankiana – con il presidente della Federal Reserve Draghi ha un antico legame – che è stata salutata con favore dalle Borse europee: Piazza Affari ha chiuso con un guadagno del 3,23 per cento, seguita da Francoforte (più 2,81 per cento) e Parigi (più 2,73 per cento).

Nel corso della conferenza stampa, il presidente della Bce, ricordando che la decisione del board è stata unanime, ha più volte sottolineato che in questo momento l’inflazione – vera ossessione tedesca – non preoccupa eccessivamente. Ma a chi si aspetta da Francoforte la soluzione di tutti i problemi degli stati con i debiti pubblici, Draghi ha mandato un segnale preciso: “La Bce – ha detto l’ex governatore di Bankitalia – non è obbligata da nessuno a fare niente, perché è indipendente” e i programmi di acquisti di bond statali sono di natura temporanea e limitata. Comunque ieri gli acquisti dei Btp italiani da parte della Bce hanno contribuito a riportare lo spread Btp-Bund sotto i 430 punti.

Ora spetta ai governi – ha detto Draghi – intervenire con ulteriori misure di rigore per consolidare i conti pubblici ma anche con interventi riformatori, all’insegna di liberalizzazioni e privatizzazioni, per rinvigorire la crescita. Pure la stampa specializzata tedesca ha accolto con favore la prima mossa del nuovo presidente della Bce: “Bravo presidente Draghi!”, titolava ieri pomeriggio il Financial Times Deutschland nella versione on line. Punta sull’effetto sorpresa il quotidiano Handelsblatt: “Draghi fa il Greenspan”, titolava sul Web, sottolineando che il mandato si apre con un “colpo di scena” che sorprende i mercati. Elogi arrivati nonostante l’ironia di Draghi sulla Banca centrale tedesca: “Ho grande ammirazione per la tradizione della Bundesbank” – ha detto ai giornalisti – ora “lasciatemi fare il mio lavoro e verificheremo periodicamente se siamo sulla stessa linea”.

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