- di Luca Doninelli -
Pur non condividendo alcune sue idee, ho sempre provato simpatia per Lucio Magri, così come ho sempre letto con interesse e stima il manifesto, da lui fondato.
La cultura infatti non è tanto ripetere ciò che noi siamo, o pensiamo di essere, ma imparare da quello che non siamo.
La notizia della sua morte mi ha dato dispiacere, e ancor più dispiacere apprendere il modo in cui ha voluto dare fine ai suoi giorni.
Non sono un prete e non intendo condannare.
Non posso nemmeno escludere me stesso dalla possibilità di compiere io stesso un atto del genere: non perché ci abbia mai pensato, ma perché non sono così sicuro di me da sapermi a priori capace di affrontare certe situazioni.
So però una cosa: che, se venisse un giorno così, potrei sempre invocare l'aiuto di Dio e contare sull'aiuto di tanti amici, che sono la mano di Dio.
La cultura infatti non è tanto ripetere ciò che noi siamo, o pensiamo di essere, ma imparare da quello che non siamo.
La notizia della sua morte mi ha dato dispiacere, e ancor più dispiacere apprendere il modo in cui ha voluto dare fine ai suoi giorni.
Non sono un prete e non intendo condannare.
Non posso nemmeno escludere me stesso dalla possibilità di compiere io stesso un atto del genere: non perché ci abbia mai pensato, ma perché non sono così sicuro di me da sapermi a priori capace di affrontare certe situazioni.
So però una cosa: che, se venisse un giorno così, potrei sempre invocare l'aiuto di Dio e contare sull'aiuto di tanti amici, che sono la mano di Dio.