CONTROCANTO
di Orso Di Pietra
Antonio Di Pietro si è imbufalito per la decisione della Consulta di bocciare i referendum sulla legge elettorale.
E non ha esitato ad accusare il Capo dello Stato di aver ispirato il comportamento dei componenti della Corte Costituzionale con lo spauracchio delle elezioni anticipate a cui i partiti avrebbero potuto fare ricorso per evitare il rischio della consultazione referendaria.
Il leader dell'Italia dei Valori ha parlato addirittura di “regime”.
Ma la sua è stata sicuramente una esagerazione.
Ciò che è avvenuto ai referendari è semplice.
Non avevano messo in debito conto del peso e dell'influenza di un Capo dello Stato impegnato a difendere la propria creatura rappresentata dal governo d'emergenza di Mario Monti.
Ed hanno sperimento a loro spese la validità dell'antico detto “vedi Napolitano e poi muori!”.
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