mercoledì 11 aprile 2012


Toh, Vendola è indagato
Regione Puglia nella bufera. Il governatore è indagato per concorso in abuso d’ufficio per aver favorito la nomina dl professore Paolo Sardelli, primario di chirurgia toracica all’ospedale "San Paolo" di Bari. Indagata pure la ex dirigente dell’Asl di Bari Lea Cosentino, divenuta nota come Lady Asl nelle inchieste riguardanti l’imprenditore Tarantini
Adesso la sinistra trema. Il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, è indagato per concorso in abuso d’ufficio per aver favorito la nomina di un primario.






La nomina finita nel mirino degli inquirenti è quella che riguarda il professore Paolo Sardelli, primario di chirurgia toracica all’ospedale "San Paolo" di Bari.

"Sono assolutamente sereno, come sempre in passato - ha commentato Vendola - perché ogni mia azione è stata sempre improntata a garantire la trasparenza". Il governatore della Puglia ha detto ai giornalisti di aver ricevuto oggi dalla procura, tramite i militari delle Fiamme Gialle, un avviso di conclusione delle indagini. Nella stessa indagine figura anche la ex dirigente dell’Asl di Bari Lea Cosentino, divenuta nota come Lady Asl nelle inchieste riguardanti l’imprenditore Gianpaolo Tarantini. Secondo la Cosentino, all’origine dell'interferenza di Vendola ci sarebbe la sua amicizia col professor Sardelli. "Questo elemento - ribatte il governatore della Puglia - è stato già autorevolmente smentito nei mesi scorsi dallo stesso Sardelli che ho conosciuto per essere una vera promessa della scienza medica". Vendola ha fatto poi sapere di essersi interessato "nella misura di chiedere che fossero concorsi veri, che avessero una platea credibile di partecipanti e che potesse vincere il migliore".

I fatti contestati dai pm risalgono




L’elenco di tutti gli esponenti del Pd arrestati, indagati, imputati e condannati

Assolutamente privi di qualsiasi velleità giustizialista o volontà di emulare Il Fatto Quotidiano, che il 28 luglio 2010, senza troppi complimenti, ha pubblicato un elenco di tutti i 35 parlamentari del PdL indagati o messi sotto inchiesta, senza curarsi del fatto che i condannati in via definitiva erano ben pochi e che in compenso alcuni degli “indagati” erano già stati assolti, pubblichiamo una lista di tutti gli indagati, arrestati, imputati e condannati del Pd. Solo del Pd, perché sembrano fare meno notizia. Chiarendo, proprio perché non siamo forcaioli, che non tutti sono stati condannati in via definitiva. Anzi, Ottaviano Del Turco, ad esempio, ha subìto una sorta di persecuzione giudiziaria del tutto immotivata, ed è stato costretto a dimettersi da presidente dell’Abruzzo. Tanti altri però sono stati condannati in via definitiva, a riprova che la cosiddetta “questione morale” riguarda eccome il Pd. Avete mai sentito parlare del bue che dà del cornuto all’asino? Ecco, è la storia del Pd, a giudicare dai numerosi nomi che compongono l’elenco.

Per ulteriore correttezza: P=patteggiamento, A=arresto, I=indagato, R=rinviato a giudizio o imputato.

Piemonte 8


A P Bartolomeo Valentino ex assessore di Collegno (Torino): 2 anni per concussione.
P Antonio Tenace assessore della Provincia di Novara: 2 mesi e 20 giorni per violazione del segreto d’ufficio.

martedì 14 febbraio 2012

Manette al vice in Umbria: beccato un altro comunista


              Umbria, consiglio regionale In manette il vicepresidente
                L'ex sindaco di Gubbio Orfeo Goracci (Rifondazione comunista) è accusato di associazione                                             a delinquere finalizzata all'abuso di ufficio e altri reati

                                                                           - di Lucio Di Marzo - 
 

 
 
In arresto il vicepresidente del consiglio regionale dell'Umbria. Orfeo Goracci è stato fermato questa mattina, con l'esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere.
In contemporanea sono stati eseguiti altri otto procedimenti, di cui quattro ai domiciliari.

lunedì 13 febbraio 2012

Re Giorgio si vanta dei tagli ma la sua reggia è la più cara


Ma quale austerità! Il Quirinale costa ancora il doppio dell'Eliseo: ecco i finti tagli fatta dal presidente della Repubblica

                                                                          - di Laura Cesaretti -

Roma - Sessanta milioni di euro in meno a bilancio, spese ferme al 2008, diminuzione progressiva del personale: il Quirinale rende pubblico il suo budget, e si allinea all’austerity dell’era Monti.
Ingrandisci immaginePiù che tagliando, congelando gli esborsi.
I costi della presidenza della Repubblica restano monumentali, soprattutto messi a confronto con i budget di altre istituzioni equiparabili in Europa (dall’Eliseo alla Corte di St. James), ma nel corso del suo settennato Giorgio Napolitano ha imposto un progressivo dimagrimento al corpaccione burocratico ereditato. E soprattutto sta adattando anche l’opaco regime di interna corporis della prima istituzione repubblicana a nuove regole di trasparenza.

giovedì 2 febbraio 2012

Monti: "Che monotonia il posto fisso"

Doppietta televisiva per Mario Monti, ospite del Tg5 e di Matrix nella stessa sera. Il premier ribadisce: "L'articolo 18 non è un tabù e può essere pernicioso". E chiede ai giovani di abituarsi a rinunciare al posto fisso: "E' bello cambiare e accettare delle sfide". Sulle privatizzazioni: "Non sono una priorità". Poi promette: "Nel 2013 chiudo la parentesi politica". Sullo spread: "Deve scendere e scenderà ancora"




Mario Monti, lo stesso che alla sua nomina aveva detto che non sarebbe apparso spesso in tv, appare per la prima volta sulle reti Mediaset, prima al Tg5 e poi a Matrix, dove ha accettato di rispondere alle domande di Vinci, ma ha rifiutato di partecipare al talk show vero e proprio.

Al centro delle interviste, l'operato del governo a tutto tondo, dagli esiti della manovra alle riforme allo studio per far ripartire la crescita.